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La metà dell’imposta di registrazione del contratto addebitata a maggio per il 2020, a luglio per il 2021

Venezia, 28 giugno 2022  –  Nei bollettini per il pagamento dell’affitto e delle altre spese che stanno arrivando agli inquilini, sono compresi il canone di locazione del mese di luglio, il cinquanta per cento dell’imposta di registrazione del contratto ed eventuali altri addebiti.

L’Ater di Venezia precisa che l’imposta di registrazione del contratto – addebitata agli inquilini per il cinquanta per cento poiché l’altra metà è a carico dell’Ater – si riferisce all’anno 2021. Nella scorsa bollettazione, nel mese di maggio, gli inquilini avevano già trovato la voce “imposta 50% registrazione contratto”, ma si trattava di quella relativa all’anno 2020.

La ragione degli addebiti ritardati e ravvicinati deriva dalle modifiche determinate dalla nuova legge regionale (L.R. n.39/2017), per cui i “vecchi” contratti sono stati tutti trasformati. L’Ater ha dovuto pertanto – in accordo con l’Agenzia delle entrate – registrare circa settemila contratti con una procedura manuale, giungendo adesso a riallinearsi con le annualità passate.

Riassumendo, gli inquilini hanno pagato nel 2020 (in qualche caso all’inizio del 2021) la metà a loro carico dell’imposta del 2019. Nel 2021 non hanno pagato nulla. Nel maggio 2022 la metà dell’imposta relativa al 2020 e nel luglio 2022 la metà relativa al 2021. Manca la metà del 2022, che sarà addebitata nelle prossime bollettazioni. Con il 2023 gli addebiti ritorneranno con periodicità annuale.

 

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